Al centro per riconoscere il Centro
Lunedì XXIII Settimana del Tempo Ordinario
Col 1,24 – 2,3 Sal 61 Lc 6,6-11
“Fermatevi! Sappiate che io sono Dio”, con queste parole del Salmo 46 possiamo sintetizzare il senso del riposo sabbatico: fermarsi, sì, ma per sapere che Dio è Dio. Fermarsi dunque, e riconoscere che il Signore ci chiama al centro, e si prende cura di noi, perché noi abbiamo bisogno di Lui! Solo in obbedienza a Lui occupiamo quel centro in modo buono e non superbo. Solo in obbedienza a Lui ritroviamo la verità su noi stessi: siamo creature che con il peccato stendono la mano per agire senza Dio e così ci ritroviamo con la mano destra paralizzata, cioè incapaci di fare il bene. Ma Gesù, così come siamo, ci dice: “Alzati e mettiti qui in mezzo”, ci mette al centro del suo operare, si prende cura di noi e ci permette di tornare a stendere la mano, per agire per il bene, in obbedienza a Dio.
Accogliamo il vero senso del riposo sabbatico, quello di dedicare con costanza un tempo per sospendere il nostro agire e riconoscere l’agire di Dio verso di noi, per tornare a Lui ed essere guariti.
Solo in Dio riposa l’anima mia. Lui solo è mia roccia e mia salvezza
Dalla Regola non bollata [FF 60]
Custodiamo attentamente noi stessi, perché, sotto pretesto di qualche ricompensa o di opera da fare o di un aiuto, non ci avvenga di perdere o distogliere la nostra mente e il cuore dal Signore.
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