Sorprese
Giovedì XX Settimana del Tempo Ordinario
Gdc 11,29-39 Sal 39 Mt 22,1-14
Beata Vergine Maria Regina, memoria
Oggi ascoltiamo la parabola del banchetto, che è preceduta da altre due: quella dei figli al lavoro nella vigna e quella dei vignaioli omicidi. La terza parabola di oggi la possiamo comprendere meglio proprio come quella che dà senso alle altre due. Queste tre parabole costituiscono infatti come un itinerario. Dal lavoro nella vigna, di cui si parla nella prima, si passa nella seconda alla raccolta dei frutti che, però, inaspettatamente non arrivano. Ed ecco la terza che dà il senso a tutta la fatica del lavoro, alla richiesta forte del Signore di raccogliere i frutti, alla frustrazione che può venire dal fallimento: nel frattempo un altro ha preparato una festa e tutto è pronto. Questa è una bella sorpresa. Come se Dio dicesse: guarda che mentre tu fatichi e ancora non vedi i frutti, mentre ti chiedo di rispondere alle mie richieste, io stesso nel silenzio faccio qualcosa per te. L’immagine delle nozze, nei profeti, è l’immagine che più da vicino richiama il cuore di Dio, la storia buona di comunione che vuole vivere con noi. È molto consolante, molto incoraggiante. Eppure arriva un’altra sorpresa, più deludente: siamo capaci di rifiutare questo amore, possiamo leggere questo invito con le nostre resistenze di autonomia e preferire il “faccio da me”, non vengo.
Padre buono, tu ci inviti alla comunione con te, a lavorare e festeggiare per il tuo regno: donaci la docilità e la gioia di Maria Vergine e Regina con te.
Dalla Leggenda Maggiore di san Bonaventura [FF 1165]
Circondava di indicibile amore la Madre del Signore Gesù, per il fatto che ha reso nostro fratello il Signore della Maestà e ci ha ottenuto la misericordia.
Lascia un commento
Devi eseguire il login per commentare.