Mt 20,20-28

Sapere quel che si chiede

Sapere quel che si chiede

Giovedì XVI settimana del Tempo Ordinario
2Cor 4,7-15   Sal 125   Mt 20,20-28
San Giacomo apostolo, Festa

Il vangelo di oggi ci svela l’inganno che è presente nel nostro cuore e che ci può far credere che un male possa essere bene. È ciò che è avvenuto per Giacomo, che oggi la liturgia ci invita a ricordare, attraverso la domanda di sua madre.
La parola di oggi vuole essere una parola di guarigione perché, come Giacomo, comprendiamo quale sia la nostra vera gloria, la fonte del nostro autentico riconoscimento. Solo quando vediamo la gloria, cioè l’amore infinito di Dio per noi, esistiamo pienamente come persone libere. Possiamo divenire anche noi come San Giacomo che ha saputo nel tempo cosa è bene chiedere a Gesù. Il vangelo, infatti, vuole portarci alla libertà di domandare al Signore ciò che è realmente bene per noi, non quello che appare ai nostri occhi spesso ciechi.

Donaci Signore di saper riconoscere che abbiamo un tesoro in vasi di creta e donaci di affidarci a te per ricevere la gloria che tu vuoi darci.

Dalle Ammonizioni [FF 148]
Dice il Signore nel Vangelo: “chi non avrà rinunciato a tutto ciò che possiede non può essere mio discepolo”, e “chi vorrà salvare la sua anima, la perderà”. Abbandona tutto quello che possiede e perde il suo corpo colui che sottomette totalmente sé stesso all’obbedienza nelle mani del suo superiore. E qualunque cosa fa o dice che egli sa non essere contro la volontà di lui, purché sia bene quello che fa, è vera obbedienza.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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