L’amore di Cristo ci spinge
Lunedì XVI Settimana del Tempo Ordinario
2Cor 5, 14-17 Sal 62 Gv 20,1-2.11-18
Santa Maria Maddalena, Festa
L’esperienza di Maria Maddalena è quella di chiunque ha fatto esperienza dell’amore di Dio. Una volta incontrato, l’amore di Cristo ci possiede…non possiamo più vivere come prima! Maria non trova più Gesù e allora si ferma lì dove lo ha visto per l’ultima volta e piange. La sua fede non ancora piena non le permette di riconoscere i segni della resurrezione nella pietra spostata e negli angeli nel sepolcro. Le sue lacrime per non avere trovato il Signore sono il segno della “sete dell’anima”, del “desiderio della carne” che esprime il Salmo 62. Sono lacrime di dolore, di desiderio inestinguibile, perché l’amore del Signore vale più della propria stessa vita, ed è solo quell’amore che è capace di dare senso e gioia. Maria vuole incontrare di nuovo il suo amato e finalmente nel sentirsi chiamata per nome riconosce la voce di Gesù. Anche Maria, che aveva conosciuto Gesù alla maniera umana, ora non lo riconosce più così, ma, come anche noi oggi, può riconoscerlo solo attraverso l’ascolto della Sua voce, della Parola, e grazie all’amore che Lui ha messo nel suo cuore, e che spinge a cercare la relazione personale con Lui.
Ha sete di Te Signore l’anima mia
Dalle Lettere di S. Chiara ad Agnese di Boemia [FF 2905-2906]
Làsciati dunque accendere sempre più fortemente da questo ardore di carità, o regina del Re celeste! Contemplando inoltre le indicibili sue delizie, le ricchezze e gli onori eterni, e sospirando per l’eccessivo desiderio e amore del cuore, grida: Attirami dietro a te, correremo al profumo dei tuoi unguenti o sposo celeste! Correrò e non verrò meno, finché tu mi introduca nella cella del vino, finché la tua sinistra sia sotto il mio capo e la destra felicemente mi abbracci e tu mi baci con il felicissimo bacio della tua bocca.
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