Gesù usci di casa
Mercoledì XVI Settimana del Tempo Ordinario
Es 16,1-5.9-15 Sal 77 Mt 13,1-9
La strada, i sassi e i rovi: le immagini che Gesù usa per parlarci delle chiusure del nostro cuore davanti alla Parola. La strada: asfalto impenetrabile. Il terreno sassoso: un’accoglienza immediata, ma poi manca la pazienza di custodire il seme e di lasciarlo scendere in profondità. I rovi: tutti gli affanni che in noi soffocano la vita preziosa del seme. Gesù ci ricorda che la Parola è viva. Ma richiede la nostra accoglienza. Possiamo rimanere fermi, chiudere il nostro cuore ad essa. Oppure possiamo andarle incontro, aprirci come terra buona e arata, umile e disponibile. Gesù uscì di casa e sedette... Il Verbo di Dio è “uscito di casa”, dal seno del Padre, si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi (cfr. Gv 1,14). Gesù è stato tutta disponibilità, un terreno totalmente buono e libero. Ha portato nel mondo il frutto della nostra salvezza. Ci è venuto incontro e ha donato la sua vita per noi.
Il seme è la tua Parola, il seminatore sei Tu, Signore Gesù. Chi trova Te, ha la vita eterna.
Dalle Ammonizioni [FF 144]
Ecco ogni giorno egli si umilia, come quando dalla sede regale discese nel grembo della Vergine; ogni giorno egli stesso viene a noi in apparenza umile; ogni giorno discende dal seno del Padre sull’altare nelle mani del sacerdote.
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