Chi ama conosce Dio
Lunedì XVII Settimana del Tempo Ordinario
1Gv 4,7-16 Sal 33 Gv 11,19-27
Santa Marta, Memoria
Due domeniche fa abbiamo ascoltato il brano di Luca che presentava Maria ai piedi di Gesù e Marta «distolta per i molti servizi». Oggi abbiamo l’occasione di vedere un altro aspetto di questa donna, un altro aspetto del suo “darsi da fare”. Dopo la morte del fratello Lazzaro, appena ode Gesù che sta arrivando, Marta gli corre incontro e gli confida tutto il suo dolore insieme a tutta la sua fiducia. L’amore di Marta per la sua famiglia e per il Signore le permette di riconoscere tutta la verità di Gesù e fare una bellissima professione di fede: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo». Nel fare di Marta possiamo allora leggere un amare operoso. È pur sempre segnato dal peccato e dal limite, che a volte “distoglie dal necessario”. Tuttavia è comunque animato dalla carità, e rende questa donna capace di credere e vedere l’impossibile: la morte che non ha più potere sull’uomo, il fratello Lazzaro, che era morto, uscire vivo dal sepolcro.
Signore, per intercessione di Santa Marta, insegnaci a vivere la carità, che è servizio ai fratelli e conoscenza di Te.
Dalle Ammonizioni [FF 177]
Dov’è carità e sapienza, ivi non è timore né ignoranza.
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