Piccoli…eppure grandi nel regno
Mercoledì X Settimana del Tempo Ordinario
2Cor 3,4-11 Sal 98 Mt 5,17-19
Sappiamo che Matteo annuncia il suo Vangelo ai giudei, i quali attendevano la venuta del Messia, il compimento delle promesse di Israele. L’evangelista coglie l’occasione per sottolineare che la promessa si è già realizzata, che l’attesa è finalmente compiuta. È Gesù il Messia, è Lui l’Atteso che vive in pienezza la Parola! Lui è l’unico che la realizza pienamente. Anzi, Lui è il Verbo stesso del Padre, la Parola d’amore che Dio ha generato per noi.
E noi? Noi che siamo piccoli, come possiamo osservare ogni minimo precetto di questa Parola? come riusciremo a non trasgredirne neanche uno? Il Padre non ci vuole infallibili. Ma ci vuole figli che accolgono con amore sempre più perfetto il suo Figlio Gesù. Ci vuole discepoli che, con umiltà, si lasciano trasformare il cuore. E poi ci manda ad annunciare la sua Parola al mondo, con tutto l’amore che possiamo. Così saremo grandi nel regno.
Ogni dono buono viene da Te, o Padre, che ci hai “resi capaci di essere ministri di una nuova alleanza”.
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 601]
Venuto il mattino, entrano in una chiesa e aprono il libro del Vangelo, disposti ad attuare il primo consiglio che si offra loro. Aprono il libro, e il suo consiglio Cristo lo manifesta con queste parole: (…) Chi vuol venire dietro a me, rinneghi sé stesso. Senza indugio Bernardo eseguì tutto e non tralasciò neppure un iota. Molti altri, in breve tempo, si liberarono dalle mordacissime cure del mondo e, sotto la guida di Francesco, ritornarono all’infinito bene nella patria vera. Ma sarebbe troppo lungo dire come ciascuno abbia raggiunto il premio della chiamata divina.
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