Molto più che una risposta
Sabato XII Settimana del Tempo Ordinario
At 12,1-11 Sal 33 2Tm 4,6-8.17-18 Mt 16,13-19
Santi Pietro e Paolo apostoli, Solennità
Qui Gesù non è colui al quale si chiede, ma è colui che chiede: «Voi, chi dite che io sia?». Vuole sentire cosa pensiamo, cosa sentiamo, cosa abbiamo capito fin ora di Lui, lungo il cammino della vita. Pietro ha un’intuizione, una luce, che è molto più di una risposta! «Né carne né sangue» infatti gliel’hanno rivelata. Cioè non l’intelligenza o lo studio, né la logica, la saggezza o le capacità, neanche l’esperienza. «Ma il Padre mio», dice Gesù. La luce dello Spirito, dono dal Padre, illumina il cuore e la mente, e rende chiaro ciò che umanamente non lo è. Così nasce la Chiesa. Sull’intuizione e la fede di un semplice pescatore, si schiude la storia della comunità cristiana che attraversa i secoli. Le cose grandi, veramente grandi, nascono dalla nostra disponibile apertura allo Spirito, dalla nostra piccolezza deposta con fiducia nelle mani del Padre. Solo così vedremo cose grandi. Solo così sperimenteremo, come gli Apostoli santi, che «il Signore ci è stato vicino e ci ha dato forza».
Padre buono, per intercessione dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, donaci la luce dello Spirito per poter essere, giorno dopo giorno, pietre vive della tua Chiesa.
Dalla Leggenda maggiore di San Bonaventura [FF 1167]
I santi e il loro ricordo erano per lui come carboni ardenti, che ravvivano in lui l’incendio deificante. Venerava con devozione ferventissima tutti gli apostoli e specialmente Pietro e Paolo, per la loro fervente carità verso Cristo. In loro onore e per loro amore offriva al Signore il digiuno di una quaresima speciale. Nient’altro possedeva, il povero di Cristo, se non due spiccioli, da poter elargire con liberale carità: il corpo e l’anima.
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