Gli occhi del Padre
Mercoledì XI Settimana del Tempo Ordinario
2Cor 9,6-11 Sal 111 Mt 6,1-6.16-18
Nella sinagoga, durante le liturgie del sabato, quando una persona offriva una somma ingente per i bisognosi, l’attenzione di tutti veniva richiamata su di lui. Il generoso offerente era condotto dal sacerdote e portato ad esempio per i presenti. Veniva fatto sedere in un posto d’onore, in alto, per essere ammirato da tutti. Chissà quante volte Gesù aveva assistito a questa scena. È certo lodevole un gesto generoso. Ma colui che è troppo intento a ricevere lo sguardo dei fratelli, rischia di dimenticare quello più bello e importante: lo sguardo del Padre. Quando l’uomo si pone al centro dell’attenzione, finisce col riempirsi di sé e bastare a sé stesso: Dio è messo da parte. Ecco allora che il Signore Gesù riconduce la nostra attenzione ai valori della verità, della purezza e della profondità. Il valore autentico dei nostri atti è quello che vede il Padre nel profondo del cuore, e non quello che vedono gli uomini.
Gli uomini guardano l’apparenza. Tu Padre guardi il cuore! (cfr. 1Sam 16,7).
Dalle Ammonizioni (FF 169)
Beato il servo, che non si ritiene migliore, quando viene lodato ed esaltato dagli uomini, di quando è ritenuto vile, semplice e spregevole, poiché quanto l’uomo vale davanti a Dio, tanto vale e non di più.
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