Consolazione, non turbamento
Venerdì IV Settimana di Pasqua
At 13,26-33 Sal 2 Gv 14,1-6
S. Pasquale Baylon
Gesù annuncia ai suoi discepoli che se ne andrà verso il Padre, ma non vuole lasciare turbamenti. Mostrandoci il Padre, ci ha aperto il cammino verso di lui e ci ha dato la forza di seguirlo. Chi crede in lui, trova la via del ritorno a casa, casa dove c’è un posto per ognuno e partecipa alla sua vita di Figlio conoscendo la verità di Dio, che cioè è Padre. Proviamo ad immedesimarci nei discepoli turbati per la annunciata partenza. Anche noi, oggi, viviamo questa partenza: l’assenza umana di Gesù è il nostro tempo.
In verità Gesù ci vuole consolare con un nuovo modo di essere presente che è quella della fede in lui e dell’amore. Come Lui ha superato il turbamento con la fiducia nel Padre e vivendo l’amore del Padre, anche per noi, in questo tempo di assenza, dobbiamo contare sulla realtà forte della comunità cristiana che lo rende presente attraverso la preghiera, la celebrazione della Parola e dei sacramenti, e la Carità!
Signore Gesù, aumenta la nostra fede perché crediamo sempre in Te, che sei nostra Via, Verità e Vita!
Dalla Lettera ai Fedeli [FF 178/3]
Oh, come é glorioso, santo e grande avere in cielo un Padre! Oh, come é santo, fonte di consolazione, bello e ammirabile avere un tale Sposo! Oh, come é santo e come é caro, piacevole, umile, pacifico, dolce, amabile e desiderabile sopra ogni cosa avere un tale fratello e un tale figlio, il Signore nostro Gesù Cristo.
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