In disparte posso capire
Venerdì V Settimana di Quaresima
Ger 20,10-13 Sal 17 Gv 10,31-42
Il profeta Geremia ci racconta di un giusto perseguitato che cerca con fede e gioia profonda il suo Signore, che solo può liberarlo! Anche Gesù è al centro di una disputa, lo vogliono lapidare.
Gesù chiede ai suoi interlocutori di aprire gli occhi, di guardare la realtà, di contemplare le opere che Lui compie. Rimanda così la risposta su chi è Lui, alla responsabilità e alla coscienza di ognuno. Hanno Dio a portata di mano eppure sono impauriti a tal punto da non saperlo riconoscere. Chiusi nell’orgoglio non riescono a convertire l’immagine che hanno di Lui. Invece, coloro che umilmente si fermano, che vanno in disparte a meditare, facendo memoria delle parole ascoltate da Giovanni Battista e dei segni che hanno visto compiersi, sanno riconoscerlo. Due diversi atteggiamenti da cui scaturiscono frutti diversi: dai primi, la rabbia per non riuscire o per non voler capire la realtà divina che si ha davanti. Dagli ultimi, lo stupore e la gioia profonda della fede per aver trovato la verità!
Signore, apri il nostro cuore perché possiamo accogliere sempre più la realtà divina che ci vuoi far contemplare ed assaporare.
Da Sacrum Commercium [FF 2000]
La mia rivale non poté in quella circostanza cacciarmi fuori dai loro territori, perché tra essi c’erano ancora molti uomini agli inizi della loro conversione, animati da grande fervore e da ardente carità, che bussavano con grida alla porta del cielo e vi penetravano con preghiere insistenti, volando sopra di sé nella contemplazione e disprezzando ogni cosa terrena.
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