Una parola per te
Lunedì III Settimana di Quaresima
Is 7,10-14; 8,10 Sal 39 Eb 10,4-10 Lc 1,26-38
Annunciazione del Signore
Quando si pensa al progetto di Dio per l’uomo, alla vocazione, può capitare di immaginare una sorta di “progetto”, come un architetto che abbia già tracciato ogni linea. La storia di Maria ci insegna che ogni vocazione è innanzi tutto un “trovare grazia presso Dio”, un essere fatti degni di ascoltare la Sua Parola e di poter entrare in dialogo con Lui. Il nostro Dio non è un Dio che sceglie di fare tutto da solo, ma anzi, si compiace di renderci partecipi del suo progetto di amore. Così, anche per ciascuno di noi, come per Maria, Dio ha in serbo un annuncio particolare, una Parola particolare, che ci rivelerà il Suo volto in modo unico, e allo stesso tempo ci indicherà la strada per seguirlo, e così vivere nella gioia e donare gioia ai fratelli con la nostra vita.
Eccomi Signore, avvenga per me secondo la tua parola.
Dalla Leggenda dei tre Compagni [FF 1411]
Mentre passava vicino alla chiesa di San Damiano, gli fu detto in spirito di entrarvi a pregare. Andatoci, prese a fare orazione fervidamente davanti a una immagine del Crocifisso, che gli parlo con pietà e benevolenza: «Francesco, non vedi che la mia casa sta crollando? Va’ dunque e restaurala per me». Tremante e stupefatto, rispose: «Lo farò volentieri, Signore» […]. Per quelle parole fu colmato di tanta gioia e inondato di tanta luce, che egli sentì nell’anima che era stato veramente il Cristo crocifisso a parlare con lui.
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