Amare nel modo giusto
Venerdì I settimana di Quaresima
Ez 18, 21-28 Sal 129 Mt 5,20-26
La parola “giustizia” è al centro della Liturgia di oggi.
Quale giustizia? Sicuramente una giustizia che si serve della legge, che ci dice cosa è bene e cosa è male, che ci fa vivere nel rispetto e non ci fa cadere in qualche guaio. A questa giustizia, Gesù aggiunge il significato che permette ad ogni persona di vivere! Il suo “ma” non è per negare il comandamento, ma per dire qualcosa di più radicale e più profondo. “Ma io vi dico”: non basta non uccidere, ci vuole qualcos’altro. In Gesù, la giustizia è il cuore nuovo che ama, la capacità di amare che fa vivere correttamente. Riconoscermi figlio, alla luce del Vangelo, mi dona di osservare le cose giuste verso me stesso e verso gli altri, per via dell’amore che ricevo. Chi ama non disprezza, non uccide, non ruba, non mente … Siamo bisognosi di relazione, perciò dobbiamo giocare d’anticipo, andare verso chi ha qualcosa contro di noi. È una giustizia dettata dall’amore che cerca, in tutto e per tutto, il perdono e la riconciliazione. La legge ci dice dove sbagliamo, ci dice dove si muore, ma non dà la vita. È l’amore a dare vita, chi ama ha la vita. Ma questo è possibile se ho il cuore unito a Gesù!
Signore Gesù, donaci occhi limpidi e cuore puro.
Dalla lettera ai fedeli [FF 191]
Coloro poi che hanno ricevuto l’autorità di giudicare gli altri, esercitino il giudizio con misericordia, così come essi stessi vogliono ottenere misericordia dal Signore; infatti il giudizio sarà senza misericordia per coloro che non hanno usato misericordia.
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