Mt 1,16.18-21.24

Alla festa ci si prepara

Alla festa ci si prepara

Martedì  II Settimana di Quaresima
2Sam7,4-5.12-14.16   Sal88   Rm 4,13.16-18.22   Mt 1,16.18-21.24
San Giuseppe, Sposo della Beata Vergine Maria, Solennità

La solennità di San Giuseppe si presenta come una sorprendente interruzione del cammino penitenziale di quaresima. Oggi festeggiamo un uomo giusto, laborioso e fiducioso in Dio; l’uomo non delle parole, ma della concretezza della risposta a Dio. Per questo, in realtà, questa solennità non interrompe la quaresima, piuttosto la incoraggia. Giuseppe, infatti, è esemplare testimone di cosa voglia dire prepararsi alla Pasqua, cioè all’intervento salvifico di Dio nella storia dell’uomo.
Lui, san Giuseppe, ha accolto e collaborato alla salvezza che, per lui, è passata attraverso le vicende piuttosto complesse della sua futura sposa. Giuseppe accetta una storia non sua, deve cambiare i suoi progetti in obbedienza agli aventi, si interroga, prega e si rende disponibile. Spesso la nostra vita non è come l’avremmo voluta e anche noi siamo stati chiamati a cambiare radicalmente i nostri progetti. Giuseppe ci insegna a non subire le vicende che accadono ma a farle nostre e a lasciare che la Grazia le trasfiguri, nella certezza che niente di ciò che ci accade è estraneo al cuore di Dio.

San Giuseppe, uomo forte e silenzioso, insegnaci la concretezza della fede.

Dalla Leggenda maggiore di san Bonaventura [FF 1044]
Si denudò totalmente davanti a tutti dicendo al padre: “Finora ho chiamato te, mio padre sulla terra; d’ora in poi posso dire con tutta sicurezza: Padre nostro, che sei nei cieli, perché in Lui ho riposto ogni mio tesoro e ho collocato tutta la mia fiducia e la mia speranza”.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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Messaggero di Sant'Antonio