Il «sì» necessario
Sabato III Settimana del Tempo Ordinario
Ml 3,1-4 Sal 23 Eb 2,14-18
Presentazione del Signore, Festa
Simeone, il cui nome vuol dire: “Dio è salvezza”, dopo aver atteso una vita, riconosce e prende tra le braccia Gesù: «I miei occhi hanno visto la tua salvezza!». Quanto grande sarà stata la gioia di quest’uomo, giunto ormai al tramonto degli anni, quando forse la speranza andava ad attenuarsi. Simeone rivolge a Maria delle parole vere ed importanti. Come l’Angelo Gabriele, anche lui, in qualche modo, le annuncia la grandezza della missione di Gesù. Ma perché questa si compia, Dio interpella ancora una volta la vita della Madre. È necessaria la sua adesione. Nella gioia e nel dolore, Maria è coinvolta nel piano di salvezza di Dio per il bene di tutti noi. Nella Lettera enciclica Redemptoris Mater, Giovanni Paolo II scrive: «Quello di Simeone appare come un secondo annuncio a Maria, poiché le indica la concreta dimensione storica nella quale il Figlio compirà la sua missione, cioè nell’incomprensione e nel dolore».
Padre buono, nella gioia e nel dolore, coinvolgi anche noi nel tuo piano di amore.
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 786]
Francesco circondava di un amore indicibile la Madre di Gesù, perché aveva reso nostro fratello il Signore della maestà. A suo onore cantava lodi particolari, innalzava preghiere, offriva affetti tanti e tali che lingua umana non potrebbe esprimere, Ma ciò che maggiormente riempie di gioia, la costituì Avvocata dell’Ordine e pose sotto le sue ali i figli, che egli stava per lasciare, perché vi trovassero calore e protezione sino alla fine.
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