Fede, umiltà e preghiera
Lunedì VII Settimana del Tempo Ordinario
Sir 1,1-10 Sal 93 Mc 9,14-29
Disceso dal monte della Trasfigurazione, Gesù si imbatte nell’incredulità dei discepoli e della folla lì presente. Un uomo è venuto a chiedere la guarigione del figlio ma i discepoli non sono riusciti a far nulla. Il problema, dice Gesù, è l’incredulità e il bisogno di preghiera.
Nel dialogo con Gesù, il padre che all’inizio aveva chiesto la guarigione del figlio, si rende lentamente conto di avere anche lui bisogno, dice “abbi pietà di noi” e infine riconosce la sua infermità: “aiuta la mia incredulità”. Solo ora Gesù può guarire, e guarisce entrambi. La preghiera che nasce dal cuore del padre del fanciullo è insieme professione di fede, invocazione di aiuto e riconoscimento della propria fragilità. Questo è ciò che prepara il cuore a ricevere la guarigione.
Scrutami Signore e conosci il mio cuore,
provami e conosci i miei pensieri;
vedi se percorro una via di dolore
e guidami per una via di eternità.
Dalle Laudi e Preghiere [FF 276]
O alto e glorioso Dio,
illumina le tenebre de lo core mio,
e damme fede diritta,
speranza certa e caritade perfetta,
senno e cognoscimento, Signore,
che facci lo tuo santo e verace comandamento.
Amen.
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