Seguire per amare
Venerdì 4 gennaio, Ottava di Natale
1Gv3,11-21 Sal 99 Gv 1,43-51
Continua il progetto di Gesù di chiamare a sé la sua comunità. Andrea,Giovanni, Pietro e, oggi, Filippo e Natanaele …
Forma una comunità perché possa essere messo in pratica l’amore reciproco. Ce lo ricorda San Giovanni nella sua lettera: “In questo abbiamo conosciuto l’amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli … Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità”. Cercare di dare la vita è possibile se ci affidiamo all’Amore di Dio che ci insegna come fare. La possibilità di amare è data dall’obbedienza all’invito di Gesù: “Seguimi!”: un imperativo che spesso percepiamo come una specie di comando ma, forse, è più una supplica da parte di Dio. Lui, certo, viene da noi, ma diventando mendicante, chiede anche noi di andare verso di Lui, come se ne avesse bisogno!
In effetti, ha bisogno della nostra adesione al Vangelo e all’amore gratuito, ha bisogno della nostra onesta sequela perché la sua presenza nel mondo sia manifestata. Che bello sentirsi dire – ecco una persona, uomo o donna, in cui non c’è falsità ma solo desiderio di conoscermi, di essere amata e di amare!
Signore, donaci di saper riconoscere il nostro peccato e lì lasciare entrare la tua misericordia, perché il Tuo cuore è grande!
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 1161]
La forza dell’amore aveva reso Francesco fratello di tutte le altre creature; non è quindi meraviglia se la carità di Cristo lo rendeva ancora più fratello di quanti sono insigniti della immagine del Creatore […] Non si riteneva amico di Cristo, se non amava le anime che Egli ha amato […] Ma al di sopra di ogni misura, amava di un amore particolarmente intimo, con tutto l’affetto del cuore, i frati,come familiari di una fede speciale e uniti dalla partecipazione alla eredità eterna.
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