Martedì 1 gennaio 2019, MARIA SS. MADRE DI DIO
Dal Vangelo
Luca 2,16-21
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Dalle Fonti
Leggenda dei tre compagni 2: FF 1395-1396
Francesco fu oriundo di Assisi, nella valle di Spoleto. Nacque durante un’assenza del padre, e la madre gli mise nome Giovanni; ma, tornato il padre dal suo viaggio in Francia, cominciò a chiamare Francesco il suo figlio. Arrivato alla giovinezza, vivido com’era di intelligenza, prese a esercitare la professione paterna, il commercio di stoffe, ma con stile completamente diverso. Francesco era tanto più allegro e generoso, gli piaceva godersela e cantare, andando a zonzo per Assisi giorno e notte con una brigata di amici, spendendo in festini e divertimenti tutto il denaro che guadagnava o di cui poteva impossessarsi. A più riprese, i genitori lo rimbeccavano per il suo esagerato scialare, quasi fosse rampollo di un gran principe anziché figlio di commercianti. Ma siccome in casa erano ricchi e lo amavano teneramente, lasciavano correre, non volendolo contristare per quelle ragazzate. La madre, quando sentiva i vicini parlare della prodigalità del giovane, rispondeva: «Che ne pensate del mio ragazzo? Sarà un figlio di Dio, per sua grazia». Non era spendaccione soltanto in pranzi e divertimenti, ma passava ogni limite anche nel vestirsi. Si faceva confezionare abiti più sontuosi che alla sua condizione sociale non si convenisse e, nella ricerca dell’originalità,era tanto vano che a volte faceva cucire insieme nello stesso indumento stoffe preziose e panni grossolani.
Alla vita
La ricerca e il desiderio! Intitolerei così questo anno che iniziamo sotto la luce della Parola e dei testi della Leggenda dei Tre Compagni. Ogni vita, ogni esistenza è una ricerca, sia che ne siamo consapevoli o meno. Ognuno di noi è un cercatore, costantemente spinto dal desiderio. Un detto di Gesù, divenuto parte del parlare sapienziale popolare, recita: “Chi cerca, trova!”. I pastori, che si sono messi alla ricerca del segno indicato loro dagli angeli apparsi nella notte santa, trovano il Bambino in braccio a sua Madre; Francesco, fin da giovane, si scopre alla ricerca di originalità e raffinatezza. Non è consapevole di dove sarà portato sulla scia di questi suoi desideri, ma vive intensamente il sapore affascinante dell’inquietudine del cuore.
Lascia un commento
Devi eseguire il login per commentare.