Essere luce
Venerdì II Settimana del Tempo Ordinario
Eb 4,1-5,11 Sal 77 Mc 2,1-12
Conversione di San Paolo Apostolo, festa
La settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, si conclude oggi, festa della conversione di San Paolo. Nella lettura degli Atti degli Apostoli notiamo dei dettagli nella descrizione di questo fatto importante e sconvolgente: la luce dal cielo, la caduta a terra, la voce che chiama, la cecità, la guarigione con la caduta di squame dagli occhi e il digiuno. Come ci insegna Benedetto XVI, “tutti questi dettagli si riferiscono al centro dell’avvenimento: il Cristo risorto appare come una luce splendida e parla a Saulo, trasforma il suo pensiero e la sua stessa vita”. La cecità rappresenta ciò che San Paolo vive interiormente: è cieco rispetto alla verità, non vede la luce di Cristo. Con il Battesimo ritorna a vedere, la luce del Risorto, che prima lo aveva accecato facendogli vedere la sua buia situazione interiore, illumina ora tutta la sua vita. E la vista riavuta testimonia proprio questo nuovo stato interiore. Per tutti noi c’è questo incontro con Cristo, forte e decisivo, che ci aspetta, che ci fa comprendere il senso della vita, del mondo, delle relazioni! Il Vangelo che ci è stato annunciato sia sempre motivo di nuova conversione e di coraggio nel restituire al Signore la nostra vita con fedeltà e gratitudine.
Signore Gesù, grazie per la passione del tuo Apostolo che ci insegna a donare la vita per Amore.
Dalla Leggenda Maggiore di San Bonaventura [FF1020]
La grazia di Dio, nostro salvatore, in questi ultimi tempi è apparsa nel suo servo Francesco […] Su di lui, veramente poverello e contrito di cuore, Dio posò il suo sguardo con grande accondiscendenza e bontà; non soltanto lo sollevò, mendico, dalla polvere della vita mondana, ma lo rese campione, guida e araldo della perfezione evangelica e lo scelse come luce per i credenti, affinché, divenuto testimone della luce, preparasse per il Signore la via della luce e della pace nel cuore dei fedeli.
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