Ci sono
Giovedì, feria propria del 20 dicembre
Is 7,10-14 Sal 23 Lc 1,26-38
“Ecco la serva del Signore…”. Risposta semplice, essenziale, vocazionale. Maria riconosce qual è la missione ricevuta dal suo Dio! È la risposta all’annuncio dell’Angelo, ma anche il frutto dell’invito iniziale: “Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te!” Sì, rallegrati Maria perché il Signore ti ha amata, e così hai capito e accolto la tua vocazione, hai trovato il tuo posto nella storia della salvezza! Il Natale ci insegna ad incarnarci nella storia per essere segno dell’amore di Dio: questo è il dono più bello che possiamo chiedere al Signore che viene ad illuminare le nostre vite! Un annuncio e un segno ricevuti per Grazia, senza nessun diritto o dovere, ma perché il buon Dio ha stima di noi e ci ama. Maria è la prima persona preservata da Dio e gli dice“eccomi, ci sono per il tuo progetto di salvezza”. Maria è il prototipo dell’uomo che entra in dialogo con Dio, ci riscatta dalla fatica del dialogo provocata dal peccato originale. Con alte parole, Dante la descrive così nei primi versi de la preghiera di San Bernardo alla Vergine (XXXIII Cantico del Paradiso): «Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’eterno consiglio, tu se’ colei che l’umana natura nobilitasti sì, che ‘l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura…”. Maria, termine fisso d’eterno consiglio, da Dio scelta per il suo progetto d’Amore. In Lei si è realizzata la venuta del Signore.
Maria, insegnaci a dire i nostri sì perché il Signore possa essere presente nella storia anche attraverso le nostre fragili vite!
Dalla lettera ai Fedeli [FF 181]
L’altissimo Padre celeste, per mezzo del santo suo angelo Gabriele, Annunciò questo Verbo del Padre, così degno, così santo e glorioso,nel grembo della santa e gloriosa Vergine Maria, e dal grembo di lei ricevette la vera carne della nostra umanità e fragilità.
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