Felici capovolgimenti
Giovedì XXVI Settimana del Tempo Ordinario
Gal 6,14-18 Sal 15 Mt 11,25-30
San Francesco d’Assisi, Festa
Gesù in questo Vangelo esprime una lode, un’esplosione di stupore e riconoscenza. Questo suo “grazie” è mosso da un capovolgimento operato dal Padre. Solitamente chi possiede cultura e intelligenza, coglie con più facilità i segreti delle cose, della scienza, della storia e del mondo. Nel caso dei misteri di Dio, però, le cose sono diverse: questi, infatti, rimangono spesso inaccessibili ai ricchi e ai dotti, a chi pensa di sapere già tutto e non aver bisogno di nulla. È necessario farsi piccoli per accogliere i segreti del Padre. San Paolo a tale proposto ci ricorda che, se anche avessimo il dono della profezia, se conoscessimo tutti i misteri e tutta la conoscenza, senza l’amore non saremmo nulla (cfr. 1Cor12,32). Ecco il mistero del Padre: l’amore misericordioso. Gli stanchi e gli oppressi accolgono a piene mani questo dono di Dio per la loro vita, perché sanno di averne estremo bisogno. Dobbiamo stare tanto in basso, se davvero vogliamo andare in alto; dobbiamo crescere nell’umile minorità, sull’esempio di Francesco, per accogliere l’immenso mistero dell’amore di Dio.
Gesù, Signore nostro, servo mite e umile di cuore, tu accogli l’amore del Padre fino in fondo, fino a donare la tua vita per i tuoi amici. Grazie per l’esempio del Padre nostro Francesco, da te amato e chiamato ad aprire una bellissima strada nella Chiesa.
Dalla Lettera ai fedeli [FF 199]
Non dobbiamo essere sapienti e prudenti secondo la carne, ma piuttosto dobbiamo essere semplici, umili e puri […] Mai dobbiamo desiderare di essere sopra gli altri, ma anzi dobbiamo essere servi e soggetti ad ogni creatura umana per amore di Dio.
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