Contenuti e consolati nella verità
Venerdì XXVIII Settimana del Tempo Ordinario
Es 1,11-14 Sal 77 Lc 12,1-7
San Pietro d’Alcantara Sacerdote, memoria
L’ipocrisia è il modo di agire che formalmente si presenta corretto, ma che in realtà è falso, incoerente ed anche ostentato. Questo è l’atteggiamento che Gesù condanna. Insiste nel dire che tutto di noi è conosciuto, che nella vita spirituale le bugie hanno la strada corta! Le parole devono corrispondere ai pensieri e alle opere: “non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato”. Saperci guardati dal Signore nella verità di noi, è consolante perché, se crediamo davvero in Lui e desideriamo sinceramente mettere la nostra vita nelle Sue mani, è nella verità che possiamo riconoscerci e saperci amati! Nonostante le difficoltà non dobbiamo vivere nel timore, perché il Signore vigila su di noi, ci difende dal male e anche dall’immagine falsa che abbiamo di noi stessi. Consolanti le parole del Vangelo che ci assicurano, attraverso l’immagine dei passeri e dei capelli contati uno ad uno, la cura e la conoscenza da parte del Signore. Questa è la promessa sulla quale fare le scelte e confidare nei momenti di fatica; nei momenti in cui desideriamo imporci o in cui siamo tentati di nasconderci dietro rigidità o false verità. Nulla andrà perduto, tutto è contenuto nelle mani del Buon Dio che ci ama. Lui ci chiede purezza, trasparenza e fiducia per poter accogliere e vivere del Suo Amore puro e totale!
Signore, vogliamo lasciare fare a Te, che tutto operi con Amore.
Dalla Regola non bollata [FF 27]
E si guardino i frati dal mostrarsi tristi all’esterno e oscuri in faccia come gli ipocriti, ma si mostrino lieti nel Signore e giocondi e garbatamente amabili.
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