Un vero uomo di fede
Lunedì XXIV Settimana del Tempo Ordinario
1Cor 11,17-26.33 Sal 39 Lc 7,1-10
Impressione delle Stimmate di San Francesco d’Assisi, Festa
Il racconto della guarigione del servo del centurione è davvero particolare. A differenza di altri brani di guarigione, non vediamo agire Gesù, e le sue uniche parole puntano l’attenzione sulla grande fede dimostrata dal centurione.
In quest’uomo, un ufficiale delle truppe romane di occupazione, noi troviamo un vero esempio di umanità e di fede. Gli anziani dei Giudei lo descrivono come un uomo buono, meritevole di essere aiutato perché “ama il popolo e ha costruito per esso la sinagoga”. Lui stesso però non si ritiene degno neanche che Gesù entri in casa sua, mostrando di riconoscere la sua piccolezza davanti al Signore, e si affida unicamente alla parola di Gesù: sa che è una Parola efficace, capace di operare quanto dice.
Il centurione, lodato da Gesù, ci mostra una grande fede, accompagnata da una profonda umiltà e da una carità concreta.
Fa o Signore, che sappiamo riconoscere tutta la nostra povertà e tutta la Tua grandezza, per confidare con umiltà nella tua Parola.
Dalle Preghiere di San Francesco [FF 276]
O alto e glorioso Dio,
illumina le tenebre de lo core mio,
e damme fede diritta,
speranza certa e caritade perfetta,
senno e cognoscimento, Signore,
che faccia lo tuo santo e verace comandamento.
Amen.
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