L’urgenza di Gesù
Lunedì XXIII Settimana del Tempo Ordinario
1Cor 5,1-8 Sal 5 Lc 6,6-11
In giorno di sabato, la Legge proibiva di lavorare. Nel tempo, questa prescrizione aveva assunto diverse concretizzazioni, e la riflessione era giunta a riconoscere che la vita fosse più importante del riposo in giorno di sabato. Quindi ai tempi di Gesù prevaleva, tra scribi e farisei, l’interpretazione secondo cui il pericolo di vita aveva la precedenza sull’osservanza del sabato.
Gesù però sceglie proprio il sabato per operare guarigioni da malattie non gravi, dove non c’è un immediato pericolo di vita.
L’urgenza che porta Gesù a guarire in giorno di sabato non è tanto nelle condizioni soggettive dei malati, ma è legata alla condizione dell’uomo, il quale ha sempre urgente bisogno di essere visitato dalla salvezza di Dio. La durezza del cuore, la mancanza di carità, la sfiducia dell’uomo verso Dio…sono le malattie che mettono continuamente in pericolo la nostra vita. Da queste il Signore ha urgenza di salvarci: chiamandoci in mezzo e operando il miracolo o mostrandoci la sua misericordia nel continuare a insegnarci il bene, nonostante le nostre continue chiusure.
Tu sei giusto Signore e sono retti i tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore.
Dal Cantico di Frate Sole [FF 263]
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente po’ skampare: guai a quelli ke morranno ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le Tue santissime voluntati, ka la morte secunda no ‘l farrà male. Laudate e benedicite mi’ Signore e rengraziate e serviateli cum grande humilitate.
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