Sabato 11 agosto 2018, SANTA CHIARA
Dal Vangelo
Giovanni 15,4-10
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore».
Dalle Fonti
Testamento di santa Chiara 1-11: FF 2823-2826
Nel nome del Signore. Amen. Tra gli altri benefici, che abbiamo ricevuto ed ogni giorno riceviamo dal nostro Donatore, il Padre delle misericordie, per i quali siamo molto tenute a rendere a Lui glorioso vive azioni di grazie, grande è quello della nostra vocazione. E quanto più essa è grande e perfetta, tanto maggiormente siamo a lui obbligate. Perciò l’Apostolo ammonisce: “Conosci bene la tua vocazione ”. Il Figlio di Dio si è fatto nostra via; e questa con la parola e con l’esempio ci indicò e insegnò il beato padre nostro Francesco, vero amante e imitatore di lui. Dobbiamo, perciò, sorelle carissime, meditare gli immensi benefici di cui Dio ci ha colmate, specialmente quelli che Egli si è degnato di operare tra noi per mezzo del suo diletto servo, il beato padre nostro Francesco, e non solo dopo la nostra conversione, ma fin da quando eravamo ancora tra le vanità del secolo. Mentre, lo stesso Santo Francesco, che non aveva ancora né frati né compagni, quasi subito dopo la sua conversione, era intento a riparare la chiesa di San Damiano, dove ricevendo quella visita del Signore nella quale fu inebriato di celeste consolazione, sentì la spinta decisiva ad abbandonare del tutto il mondo, in un trasporto di grande letizia e illuminato dallo Spirito Santo, profetò a nostro riguardo ciò che in seguito il Signore ha realizzato.
Alla vita
Il sogno che il Padre celeste ha su ciascuno di noi è che portiamo molto frutto come suoi discepoli. La strada che ci indica per realizzare questo suo sogno è quella di una cascata d’amore. La prima cascata è quella del Padre nei confronti del Figlio, la seconda è quella del Figlio che vuole dare vita a ciascuno di noi, la terza è quella nostra nei confronti dei nostri fratelli. Solo se restiamo inseriti e aperti a questa catena d’amore, allora la nostra vita potrà trasformarsi in una rigogliosa fonte di bellezza, di misericordia e il mondo potrà essere il Regno di un Dio Amore.
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