Parole d’amore
Lunedì XXI Settimana del Tempo Ordinario
2Ts 1,1-5.11b-12 Sal 95 Mt 23,13-22
Santa Monica
Oggi facciamo memoria di Santa Monica, ricordata in particolare per aver “generato alla fede”, con tante lacrime e preghiere, sia il marito che il figlio, S. Agostino. L’amore per le sue persone care la spingeva a chiedere incessantemente per loro il dono più grande, quello della fede.
Anche la Parola oggi ci parla di questo amore appassionato che desidera il meglio per l’altro. Lo troviamo in San Paolo che rende grazie a Dio per i cristiani di Tessalonica e li incoraggia affettuosamente a proseguire per la strada che hanno scelto: la fede che custodiscono nelle tribolazioni li sta facendo crescere nell’amore gli uni per gli altri.
Con un tono diverso anche il Vangelo ci manifesta questo amore appassionato. Le parole che Gesù rivolge agli scribi e ai farisei, infatti, sono sì parole dure, di una durezza che vuole ferire i cuori induriti, nel tentativo estremo di scuotere le coscienze di chi progressivamente si è incamminato in una strada di morte.
Penetra i nostri cuori, o Padre, con la spada della tua Parola, perché alla luce della tua sapienza, possiamo valutare le cose terrene ed eterne, e diventare liberi e poveri per il tuo regno
Dalla Regola non bollata [FF 59]
E guardiamoci bene dalla malizia e dall’astuzia di Satana, il quale vuole che l’uomo non abbia la sua mente e il cuore rivolti al Signore Dio, e girandogli intorno desidera distogliere il cuore dell’uomo con il pretesto di una ricompensa o di un aiuto, e soffocare la parola e i precetti del Signore dalla memoria.
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