….perché sono spirito e vita
Giovedì XII Settimana del Tempo Ordinario
2Re 24,8-17 Sal 78 Mt 7,21-29
Sant’Ireneo, vescovo e martire
Anche noi, come le folle, siamo stupiti dell’insegnamento di Gesù, le cui parole davvero sono autorevoli sulla nostra vita e sulle vicende del tempo che stiamo vivendo. Anche noi, che crediamo in Gesù, che desideriamo amarlo e conoscerlo, rischiamo di parlare di lui, senza che però la sua presenza abiti e invada le nostre quotidianità. Quando i momenti di prova e le tempeste della vita bussano alla porta, ci rendiamo conto se davvero il Vangelo sta rendendo saldi i nostri piedi sulla roccia della fede, se sta incidendo sulla nostra speranza, se nutre le nostre relazioni con la carità. Il Vangelo che la Chiesa quotidianamente ci offre è un dono provvidenziale e un opportunità preziosa da custodire: leggiamolo più volte, meditiamolo spesso, durante le nostre giornate, perché si radichi in noi e diventi fondamento dei nostri comportamenti, decisioni e progetti.
Con Sant’Ireneo preghiamo: “Padre buono, se la Tua rivelazione nel creato dà vita a tutti gli esseri che si trovano sulla terra, molto più la Tua rivelazione nel Verbo fatto carne è causa di vita per tutti noi!”
Dalla Lettera a i Fedeli [FF 206]
Io frate Francesco, il minore dei vostri servi, vi prego e vi scongiuro, nella carità che è Dio, e con il desiderio di baciare i vostri piedi, che queste e le altre parole del Signore nostro Gesù Cristo con umiltà e amore le dobbiate accogliere e mettere in opera e osservare. E coloro che non sanno leggere, se le facciano leggere spesso, e le tengano presso di sé, mettendole in pratica santamente sino alla fine, perché sono spirito e vita.
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