L’amore più grande
Giovedì X Settimana del Tempo Ordinario
1Re 18,41-46 Sal64 Mt5,20-26
“Ma io vi dico”: ci troviamo oggi davanti alle cosiddette “antitesi”. Sono esortazioni sull’amore fraterno che ci fanno comprendere meglio come Gesù ha agito rispetto alla Legge antica: non è infatti venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento (cfr. 17). Lui stesso è questo pieno compimento! Le esortazioni che ci rivolge non sono comportamenti giusti da attuare con la nostra buona volontà, ma sono il racconto di ciò che Gesù ha già fatto per noi, sono i segni dell’amore più grande: “nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv 15,14). Tutto ciò che Gesù ci esorta a fare, lo ha già compiuto con noi: ci ha amati in modo totale e, assumendo la nostra carne, è venuto a riconciliarsi con noi prima di offrire la sua vita: ha infatti “riconciliato tutti con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in se stesso l’inimicizia” (Ef 2,16). E noi? Possiamo provare a seguirlo in questo amore più grande, mettendo i nostri piedi nelle sue orme, giorno dopo giorno.
Tu, Padre, sei amore; chi sta nell’amore dimora in te e tu in lui.
Dalla Regola non bollata (FF 36)
E tutti i frati si guardino dal calunniare qualcuno, ed evitino le dispute di parole, anzi cerchino di conservare il silenzio, ogniqualvolta il Signore darà loro questa grazia. E non litighino tra loro, né con gli altri, ma procurino di rispondere con umiltà, dicendo: Siamo servi inutili.
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