Domenica 17 giugno 2018, XIª TEMPO ORDINARIO
Dal Vangelo
Marco 4,26-34
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
Dalle Fonti
2 Celano 204: FF 793
Non è giusto tralasciare il ricordo dell’edificio spirituale, molto più nobile di quello materiale, che il Padre dopo la riparazione della chiesa, innalzò in quel luogo sotto la guida dello Spirito Santo (Cfr Is 63,14), per accrescere la città celeste. E non si può credere che Cristo gli abbia parlato dal legno della Croce in un modo così stupendo da incutere timore e dolore in chi ne sente parlare, solo per riparare un’opera cadente, destinata a perire. Ma, come un tempo aveva predetto lo Spirito Santo (Cfr At 1,16), lì doveva sorgere un Ordine di sante vergini, destinato ad essere trasferito a suo tempo, come massa scelta di pietre vive (Cfr 1Pt 2,5), per restaurare la casa celeste.
Alla vita
Noi che scriviamo siamo dei ben miseri “attualizzatori” della Parola. Ma questo brano ha ispirato la nostra fraternità Ofs in un’attualizzazione un po’ particolare che ci sembra feconda. Ecco come. Dovete sapere che da qualche anno viviamo un’occasione di annuncio, di evangelizzazione, con uno stand nella piazza più grande di Padova, in appoggio a una manifestazione che sostiene le missioni cappuccine. Nel corso delle due settimane passano tante persone: il nostro tentativo e desiderio è annunciare loro che l’incontro con Gesù Cristo ci ha cambiato la vita, e che se lo ha fatto con noi, può davvero farlo con chiunque! Egli ha fecondato il nostro cuore con un piccolo seme, che poi per sua grazia sta crescendo, e potrà diventare un albero sempre più grande. Per aiutarci a dire questo, abbiamo recuperato dei granelli di senape, li abbiamo piantati e fatti germogliare, e abbiamo donato quei germogli (qualche centinaio) a chi incontravamo. Una piccola cosa, ma… una semplice e replicabile dinamica di fraternità e di “Chiesa in uscita”!
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