Amare… per credere!
Giovedì IX Settimana Tempo Ordinario
2Tm 2,8-15 Sal24 Mc 12,28-34
Ascolta … quante volte ci è stato detto, fin da bambini! Eppure, questa è un’arte che ha bisogno di continuo esercizio, confronto e sollecitudine. Nel brano di oggi, Marco inserisce l’introduzione alla preghiera (Shemà Israel) perché il primo comandamento è ascoltare il Signore, l’unico Signore che ci libera! Ascoltare vuol dire entrare in relazione con qualcuno in concreto. Ascoltare è un’azione personale, è uscire da se stessi per far sì che chi si ascolta diventi il primo di tutti … Così è anche nella storia di relazione con Dio: non è una cosa vaga, ma è una persona che ci parla nella storia in modo concreto, con la Sua Parola, con Gesù. Possiamo capire l’Amore e imparare ad amare ascoltando e mettendo in pratica, perché la persona è fatta per amare Dio e il prossimo con tutta se stessa, mettendo in gioco le sue parti essenziali, cuore, mente, forza interiore. Il comandamento dell’amore deve divenire il comandamento della vita, che fa vivere noi e gli altri! Amare … per credere!
La Tua Parola Signore è vita!
Dalla Regola non bollata [FF 60]
Perciò, tutti noi frati, stiamo bene in guardia, perché, sotto pretesto di ricompensa, di opera da fare e di un aiuto, non ci avvenga di perdere o di distogliere la nostra mente e il cuore dal Signore. Ma, nella santa carità, che è Dio, prego tutti i frati, sia i ministri che gli altri, che, allontanato ogni impedimento e messa da parte ogni preoccupazione e ogni affanno, in qualunque modo meglio possono, si impegnino a servire, amare, adorare e onorare il Signore Iddio, con cuore puro e con mente pura, ciò che egli stesso domanda sopra tutte le cose.
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