Nella piccolezza, l’infinito
Lunedì II Settimana di Pasqua
Is 7,10-14.8,10 Sal 39 Eb 10,4-10
Annunciazione del Signore, Solennità
Dopo i giorni solenni della Pasqua, appare sorprendente il modo sommesso in cui Dio manifesta il mistero della sua Incarnazione: niente eventi eclatanti o grandiosi. Ma una semplice casa di una semplice ragazza dentro un semplice villaggio. Il contenuto dell’annuncio è sconvolgente per le sorti dell’umanità, ha una forza infinita e travolgente, ma lo stile è lieve, discreto. Le parole scambiate tra Maria e l’Angelo hanno una portata immensa, ma il dialogo è essenziale, molto umano, con le caratteristiche della normalità: Maria cerca di capire, chiede spiegazioni, si sorprende, ascolta, riflette, intuisce, si fida. La sua risposta finale scuote tutta la terra, una frase sommessa e breve che però esprime la fede profondissima che Maria ha in Dio, la sua generosa, assoluta disponibilità e uno sguardo di amore su tutti noi.
Nel piccolo si rivela l’infinito, nella discrezione si manifesta la vita e la salvezza per tutti quanti noi.
Nella piccolezza della nostra semplice quotidianità, Signore nostro, per intercessione della Vergine Maria ti preghiamo: manifestaci la misura infinita del tuo amore.
Dalla Vita prima di Tommaso da Celano [FF 467]
Meditava continuamente le parole del Signore e non perdeva mai di vista le sue opere. Ma soprattutto l’umiltà dell’Incarnazione e la carità della Passione aveva impresse così profondamente nella sua memoria, che difficilmente gli riusciva di pensare ad altro.
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