Gustare il vero Pane
Mercoledì III Settimana di Pasqua
At 8,1b-8 Sal 65 Gv 6,35-40
“Questa è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna”. C’è una salvezza che il Padre ha preparato per chiunque è disposto ad accoglierla, una salvezza da gustare già ora, già qui: è la pienezza di vita che viene dal conoscere il Figlio Gesù e credere in Lui.
“Colui che viene a me” è colui che accoglie il messaggio di Gesù, cioè i suoi gesti, le sue parole, la sua vita. Gesù vivo e presente in mezzo a noi è il dono che il Padre ci fa, perché l’abbandono profondo e personale in Gesù sazia il nostro desiderio di pienezza, la nostra fame e sete di vita vera. Come ci insegna il miracolo del Pane, Gesù, vero pane di vita, ci sazia non in modo puntuale e definitivo, ma in un’abbondanza che cresce in relazione a quanto noi desideriamo davvero “venire a Lui”.
Seguiamo il cammino che Gesù ha tracciato e ci ha insegnato, per gustare nell’oggi la salvezza che il Padre ci dona senza misura in Gesù, e che ci incammina verso la resurrezione nell’ultimo giorno.
Gustate e vedete com’è buono il Signore, beato l’uomo che in lui si rifugia.
Dalla Lettera a tutto l’Ordine [FF 216-217]
Inclinate l’orecchio del vostro cuore e obbedite alla voce del Figlio di Dio. Osservate con tutto il vostro cuore i suoi precetti e adempite perfettamente i suoi consigli. Lodatelo perché è buono ed esaltatelo nelle opere vostre.[…]Pertanto, scongiuro tutti voi, fratelli, baciandovi i piedi e con tutta quella carità di cui sono capace, che prestiate tutta la riverenza e tutto l’onore che vi sarà possibile al santissimo corpo e sangue del Signore nostro Gesù Cristo, nel quale le cose che sono nei cieli e quelle che sono sulla terra sono state pacificate e riconciliate a Dio onnipotente.
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