Gesù in persona
Mercoledì fra l’Ottava di Pasqua
At 3,1-10 Sal 104 Lc 24,13-35
Anche noi, come i due discepoli di Emmaus, pur avendo incontrato Gesù e magari averlo anche scelto come maestro, a volte siamo impediti a vederlo, chiusi nella nostra tristezza, perché la vita ci presenta strade che non avevamo previsto o perché la scelta di seguire il Signore ci chiede un morire a noi stessi di cui non siamo capaci o che ci spaventa.
«Gesù in persona si avvicinò e conversava con loro […] e cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro».
Oggi Gesù si avvicina e conversa con noi, e ci scalda il cuore con la sua Parola. Oggi compie in mezzo a noi segni che ci permettono di poterlo avvicinare, incontrare e riconoscere. Oggi ci dona la grazia e la gioia di annunciare la sua Risurrezione.
Ti rendiamo grazie Signore, invochiamo il tuo nome,
proclamiamo le tue meraviglie.
Dalla Lettera ai Fedeli [FF 178/2-3]
Oh come è glorioso, santo e grande avere nei cieli un Padre!
Oh, come è santo, consolante, bello e ammirabile avere un tale Sposo! Oh, come è santo e come è caro, piacevole, umile, pacifico, dolce, amabile e sopra ogni cosa desiderabile avere un tale fratello e un tale figlio, il Signore nostro Gesù Cristo.
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