Solo verità
Giovedì IV Settimana di Quaresima
Es 32,7-14 Sal 105 Gv 5,31-47
La testimonianza è la categoria che ci permette di cercare e avanzare. Infatti, molto di ciò che sappiamo e mettiamo in pratica, si fonda su ciò che, prima di noi, qualcun altro ha saputo, sperimentato e testimoniato. Sulla testimonianza e sulla sua qualità si gioca la nostra esistenza perché essa è trasmissione della verità. Già i dieci comandamenti lo dicono: “non pronunciare falsa testimonianza”, perché se essa è vera e dettata dall’amore produce libertà e vita. Se invece è falsa produce schiavitù e morte.
Gesù non dà testimonianza di sé stesso, ma il Padre e la Parola di verità testimoniano di Lui. Lui è il Figlio che ha la missione di farci vedere che Dio è Padre. Questa verità non può non piacerci: è l’amore libero e assoluto del Padre che tutti cerchiamo e che è per tutti!
Quando siamo increduli, ci dice il Signore, lo siamo perché la Parola non dimora in noi e ci nutriamo di verità che non provengono dall’amore. Chi non ama non può capire l’amore.
Signore, liberaci dalla tentazione del facile vivere che ci fa costruire false verità e seguire falsi testimoni che ci rendono schiavi!
Dalla Vita Prima di Tommaso da Celano [FF 382]
Francesco non era solito blandire i vizi, ma sferzarli con fermezza; non cercava scuse per la vita dei peccatori, ma li percuoteva con aspri rimproveri, dal momento che aveva piegato prima di tutto se stesso a fare ciò che inculcava agli altri. Non temendo quindi d’esser trovato incoerente, predicava la verità con franchezza, tanto che anche uomini dottissimi e celebri accoglievano ammirati le sue ispirate parole, e alla sua presenza erano invasi da un salutare timore.
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