Chi credi di essere?
Giovedì V Settimana di Quaresima
Gen 17,3-9 Sal 104 Gv 8,51-59
Gesù crede fermamente in ciò che è, per questo mette in discussione le convinzioni dei giudei, le loro idee sulla vita e sulla morte, sulla conoscenza e sulla gloria. Questo dialogo è un crescendo di toni e di provocazioni, fino a quando la loro ira scoppia e tentano di fermare Gesù e toglierli la vita.
Chi ti credi di essere? Gesù ha ben presente chi è, ed è bella la sua determinazione nel rivelarlo: parla di se stesso in relazione al Padre suo, che conosce, di cui osserva la parola e da cui è glorificato e amato. L’amore di predilezione del Padre lo fa esistere, certo di essere figlio, lo rende forte e capace di donare la vita per noi. Anche noi capiamo chi siamo veramente e diveniamo più forti quando capiamo chi siamo per il Padre: figli amati e fratelli tra noi.
Insegnaci, Signore Gesù, a lasciarci provocare dalle tue parole, in un dialogo che cresce giorno dopo giorno, per imparare a conoscere sempre più l’amore del Padre, a saperci anche noi figlie e figli teneramente amati.
Dalla Lettera ai Fedeli [FF 200]
E tutti quelli e quelle che continueranno a fare tali cose e persevereranno in esse sino alla fine, riposerà su di essi lo Spirito del Signore, ed egli porrà in loro la sua abitazione e dimora. E saranno figli del Padre celeste, di cui fanno le opere, e sono sposi, fratelli e madri del Signore nostro Gesù Cristo.
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