L’iniziativa di Gesù
Sabato dopo le Ceneri
Is58,9b-14 Sal 85 Lc 5,27-31
Il vangelo di oggi ci presenta la figura di Levi, un pubblicano che riscuote le tasse, un uomo non amato a causa del suo lavoro. Ma ciò che è rifiutato dalla logica umana non lo è da Gesù, che posa il suo sguardo su di lui, lo ama, lo chiama alla sua sequela. Levi avrà percepito subito lo sguardo d’amore che ha toccato il suo cuore, tanto da farlo balzare in piedi, lasciare tutto e seguirlo. Egli vuole condividere la gioia che ha trovato nell’incontro con il Signore della vita, prepara una festa a casa sua organizzando un pranzo. Levi si alza. Alzarsi: questo verbo lo troviamo spesso nel vangelo, nei vari miracoli che Gesù compie. Anche questa può essere una risurrezione, ma questa volta è interiore. Egli trova la vera vita in Gesù, è quanto gli dona la forza e la gioia di lasciare prontamente tutto per seguirlo. L’essere chiamati da Gesù è un grande dono, che ci porta la novità della vita, ci ricolma il cuore della vera gioia, allora nulla ci può trattenere, ed anche noi possiamo saltare in piedi per donarci a Lui e agli altri con tutto noi stessi.
Signore Gesù, donaci la prontezza di rispondere ad ogni tua chiamata, per seguirti con gioia.
Dalla Leggenda maggiore di san Bonaventura [FF 1052]
Da quel momento l’uomo di Dio, per divino incitamento, si dedicò a emulare la perfezione evangelica e a invitare tutti gli altri alla penitenza. I suoi discorsi non erano vani o degni di riso, ma ripieni della potenza dello Spirito Santo: penetravano nell’intimo del cuore e suscitavano forte stupore negli ascoltatori.
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