L’arca e la nube
Lunedì, V Settimana Tempo Ordinario
1Re 8,1-7.9-13 Sal 131 Mc 6,53-56
Sant’Agata, vergine e martire
Nella prima lettura ascoltiamo che il re Salomone introduce l’arca del Signore nel tempio, presenza visibile di Dio in mezzo al suo popolo. L’arca è in particolare il segno dell’alleanza d’amore che Dio ha voluto stabilire per sempre con il suo popolo. La nube ci richiama la forza discreta e potente dello Spirito Santo, che ci permette di vivere, già qui ed ora, questa alleanza eterna con Dio.
Gesù è l’Alleanza eterna con il quale il Padre ci ha salvati: avviciniamoci anche noi a Lui, senza timore, come la gente di Gennèsaret, per essere toccati, anche solo sfiorati, dalla forza del suo Spirito che ci dona la vita nuova, finalmente liberata dal peccato e dalla morte.
“Sorgi Signore, tu e l’arca della tua potenza!”
Dal Libro delle Cronache di Angelo Clareno [FF 2153]
Francesco insegnava che l’amore, la fedeltà, la povertà e l’umiltà di Cristo erano il cardine, la sostanza, la radice della vita evangelica e della Regola rivelatagli da Cristo […] Soleva dire che questa Regola era il legno della vita, frutto di sapienza, sorgente di paradiso, arca di salvezza, scala che sale al cielo, patto di eterna alleanza, Vangelo del regno, e breve discorso che fece il Signore sulla terra con i suoi discepoli. Insegnava ai suoi frati che per essa si poteva trovare la vera pace.
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