Sanati dentro
Martedì, IV Settimana Tempo Ordinario
2Sam 18,9-10.14.24-25.30;19,1-4 Sal85 Mc 5,31-43
Gesù, sia sulla riva del lago, sia durante il cammino, è attorniato dalla folla. Proprio da essa, un uomo e una donna bisognosi del suo intervento potente, rispettivamente ne escono e ne entrano per incontrarlo.
Entrambi cercano il Signore, si muovono e, una volta trovato, sia per Giàiro, spaventato dalla malattia e dalla morte della figlia, sia per la donna, spaventata dalla solitudine, deve avvenire il passaggio da una concezione “magica” dell’incontro con Lui all’adesione per fede. Gesù dice loro: “Va’, la tua fede ti ha salvata… non temere, continua ad avere fede… va’ in pace…”. Il verbo salvare esprime non soltanto la guarigione fisica ma anche quella spirituale; andare in pace è proprio il prendere coscienza dell’unità interiore alla quale siamo chiamati, che è data da una profonda relazione con Colui che unge e guarisce le nostre ferite. Chiediamoci quale guarigione desideriamo dal Signore e come ci muoviamo, quali passi di fede compiamo quando ci accorgiamo che alcuni nostri “fatti” sono stati sanati.
Signore Gesù, alziamo lo sguardo verso il tuo volto per trovare la guarigione e la pace.
Dalla Lettera di S.Chiara a Ermentrude di Bruges [FF 2915]
Rendi fedelmente a Dio quello che hai promesso con voto, ed Egli ti darà la ricompensa. Alza i tuoi occhi al cielo, o carissima, poiché è un invito per noi, e prendi la croce e segui Cristo che ci precede. Poiché dopo molte e varie tribolazioni, è Lui che ci introdurrà nella sua gloria.
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