Domenica 7 gennaio 2018, BATTESIMO DEL SIGNORE
Dal Vangelo
Marco 1,7-11
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Dalle Fonti
2 Celano 97: FF 684
Credeva di peccare gravemente, se mentre pregava era turbato da vani fantasmi. Quando ciò capitava, ricorreva alla confessione per accusarsene subito. L’aveva resa così abituale questa premura, che molto raramente era tormentato da questo genere di mosche. Durante una quaresima, aveva fatto un piccolo vaso, per utilizzare i ritagli di tempo e non perderne neppure uno. Ma un giorno, mentre recitava devotamente Terza, gli capitò di fermare per caso gli occhi su quel vaso, e si accorse che l’uomo interiore era stato ostacolato nel fervore. Afflitto perché la voce del cuore diretta all’orecchio divino aveva subìto una interruzione, finita Terza, disse ai frati presenti: «Ah, lavoro inutile che ha avuto tanto potere di me da deviare a sé il mio spirito! Lo sacrificherò al Signore (Cfr Sal 53,8), perché ha impedito il sacrificio diretto a lui». Detto ciò, afferrò il vaso e lo gettò nel fuoco, dicendo: «Vergogniamoci di lasciarci distrarre da fantasie inutili quando nel tempo della preghiera parliamo col Gran Re».
Alla vita
Ciò che viene “aperto” può anche essere richiuso. Così avviene per una finestra, uno sportello, una zip. Se qualcosa invece viene “squarciato”, significa che l’apertura è irrimediabile e non recuperabile. Così avviene per un vestito che si strappa… L’evangelista Marco è molto attento nel descrivere i cieli “squarciati” nella visione che Gesù ebbe al riemergere dall’acqua. Egli comprese fino in fondo che la propria missione era quella di aprire una strada che mai nessuno avrebbe potuto più richiudere. La strada che collega il cielo e la terra, la dimora degli uomini e quella di Dio. Gesù al Giordano era ben diverso dagli altri che stavano in fila per ricevere il battesimo “di conversione”… eppure si mise in mezzo. Colui che ha potere di rimettere i peccati… se ne stava in mezzo ai peccatori! È proprio questo suo essere-con che riapre definitivamente i cieli. Gesù infatti rivelò quel giorno a chi gli stava accanto che Dio non vuole dare salvezza “da fuori” o “dall’alto”. Dio riapre le strade che portano a lui venendoci incontro, anzi venendoci “in mezzo”.
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