Si è fatto carne
Mercoledì, II giorno fra l’Ottava di Natale
1Gv 1,1-4 Sal 96 Gv 20,2-8
San Giovanni, apostolo ed evangelista, Festa
Il Verbo della vita si è manifestato, si è fatto toccabile, udibile, visibile. Nella sua prima lettera l’apostolo Giovanni sottolinea come l’annuncio e la testimonianza del Vangelo partano proprio dall’esperienza sensibile di Gesù, passata attraverso gli occhi, le orecchie, le mani: “Quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono…”. Anche nel Vangelo la fede – il credere – passa attraverso il vedere.
Possiamo cogliere dalla parola di oggi l’invito a contemplare con gli occhi del corpo e del cuore il mistero di Gesù che si è fatto uomo e a fare esperienza personale della Sua presenza in mezzo a noi, cercandone i segni visibili nella nostra quotidianità.
Noi ti lodiamo Dio, ti proclamiamo Signore, ti acclamiamo, uniti al coro degli apostoli.
Dalle Ammonizioni (FF 144)
Ecco ogni giorno egli si umilia, come quando dalla sede regale discese nel grembo della Vergine; ogni giorno egli stesso viene a noi in apparenza umile; ogni giorno discende dal seno del Padre sull’altare nelle mani del sacerdote. E come ai santi apostoli si mostrò nella vera carne, così anche ora si mostra a noi nel pane consacrato. E come essi con gli occhi del loro corpo vedevano soltanto la carne di lui, ma, contemplandolo con gli occhi dello spirito, credevano che egli era lo stesso Dio, così anche noi, vedendo pane e vino con gli occhi del corpo, dobbiamo vedere e credere fermamente che questo è il suo santissimo corpo e sangue vivo e vero.
Lascia un commento
Devi eseguire il login per commentare.