Domenica 3 dicembre 2017, Iª DI AVVENTO
Dal Vangelo
Marco 13,33-37
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
Dalle Fonti
Lettera al Capitolo e a tutti i frati 1-12: FF 214-216
In nome della somma Trinità e della santa Unità del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. A tutti i reverendi e amatissimi frati, a frate H., ministro generale della Religione dei minori, suo signore, e agli altri ministri generali che saranno dopo di lui, a tutti i ministri e custodi, e ai sacerdoti della medesima fraternità umili in Cristo e a tutti i frati semplici e obbedienti primi e ultimi, frate Francesco, uomo di poco conto e labile, vostro piccolo servo, dà il suo saluto in Colui che ci ha redenti e ci ha lavati nel suo prezioso sangue (Cfr Ap 1,5), udendo il nome del quale, adoratelo con reverente timore proni verso terra (Cfr Gen 19,1): Signore Gesù Cristo, Figlio dell’Altissimo è il suo nome (Cfr Lc 1,32), che è benedetto nei secoli. Amen. Udite, figli del Signore e fratelli miei, e prestate gli orecchi alle mie parole (At 2,14). Inclinate l’orecchio del vostro cuore (Is 53,3) e obbedite alla voce del Figlio di Dio. Custodite nelle profondità di tutto il vostro cuore i suoi precetti e adempite perfettamente i suoi consigli. Lodatelo poiché è buono, e esaltatelo nelle opere vostre (Sal 135,1; Tb 13,6), poiché vi mandò per il mondo intero affinché testimoniate la sua voce con la parola e con le opere e facciate conoscere a tutti che non c’è nessuno onnipotente eccetto Lui (Tb 13,4). Perseverate nella disciplina (Eb 12,7) e nella santa obbedienza e adempite con proposito buono e fermo quelle cose che avete promesso. Il Signore Dio si offre per voi come per dei figli.
Alla vita
Leggendo il testo proposto dalle Fonti cogliamo un ritornare di parole e concetti che ruotano attorno al tema dell’umiltà, mettendone in luce l’autentico significato, per chi inclina a un sussurro l’orecchio del cuore. Umile non è colui che ha bassa concezione di sé, ma chi si reputa piccolo, con realismo, riconoscendo che Uno Solo è onnipotente. Senza innalzarsi vanamente, ma esaltando Lui in tutto ciò che – sebbene siamo uomini di poco conto e labili – Lui stesso realizza nelle nostre opere. Non siamo frammenti insignificanti, ma piccoli semi della Sua Bontà e Bellezza, semi buoni per tutte le terre del mondo. Semi di figli, perché la carne di Dio si è fatta piccolo bambino.
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