Venerdì 11 agosto 2017, SANTA CHIARA
Dal Vangelo
Giovanni 15,4-10
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore».
Dalle Fonti
2 Celano 11: FF 595
Intanto si prese cura di quella immagine, e si accinse, con ogni diligenza, ad eseguirne il comando. Subito offrì denaro ad un sacerdote, perché provvedesse una lampada e l’olio, e la sacra immagine non rimanesse priva, neppure per un istante, dell’onore, doveroso, di un lume. Poi, si dedicò con impegno al resto, lavorando con intenso zelo a riparare la chiesa. Perché, quantunque il comando del Signore si riferisse alla Chiesa acquistata da Cristo col proprio sangue (At 20,28), non volle di colpo giungere alla perfezione dell’opera, ma passare a grado a grado dalla carne allo spirito.
Alla vita
Se ci pensiamo anche noi impariamo ad amare in base all’esperienza di amore che ci viene donato, primariamente dai nostri genitori e, poi, da altre persone che entrano nella nostra vita. A volte l’amore crea ferite e diventa difficile fidarsi e aprirsi nuovamente all’amore. Oggi Gesù ci invita a rimanere nel Suo amore, a stare in esso, a non opporre resistenza, ci chiede di arrenderci. Solo immergendoci in questo amore possiamo imparare ad amare in modo gratuito e possiamo essere tralci che portano frutto… Così come è stato per Chiara, che oggi, come Chiesa e soprattutto come Famiglia francescana, festeggiamo.
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