Non c’è due senza… tre vescovi francescani!
Non si può proprio dire che Bibbia Francescana non porti fortuna! E così dopo p. Paolo Martinelli, cappuccino e vescovo ausiliare di Milano dal 2014, e don Felice Accrocca, presbitero della diocesi di Latina ma uno dei più importanti studiosi italiani di francescanesimo, arcivescovo di Benevento dal 2016, ora è il turno di un altro dei collaboratori della prima ora di Bibbia Francescana in formato cartaceo: p. Giovanni Salonia, cappuccino e da poco più di un mese nominato vescovo ausiliare di Palermo.
Gioiamo con loro, ma soprattutto li ricordiamo nelle nostre preghiere! A loro il gravoso compito di smentire san Francesco che, preoccupato per la salute spirituale dei suoi frati, li esortava veemente a non ricercare né cariche ecclesiastiche né onori né, comunque, situazioni di potere (cf. Rnb 7: FF 24-27). E che, alla proposta del cardinal Ugolino di nominare vescovi alcuni tra i migliori dei frati, rispose: «Signore, i miei frati proprio per questo sono stati chiamati minori, perché non presumano di diventare maggiori. Il nome stesso insegna loro a rimanere in basso e a seguire le orme dell’umiltà di Cristo, per essere alla fine innalzati più degli altri al cospetto dei santi. Se volete – continuò – che portino frutto nella Chiesa di Dio, manteneteli e conservateli nello stato della loro vocazione, e riportateli in basso anche contro la loro volontà. Per questo, padre, ti prego: affinché non siano tanto più superbi quanto più poveri e non si mostrino arroganti verso gli altri, non permettere in nessun modo che ottengano cariche» (2Cel 148: FF 732).
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