Domenica 5 marzo 2017, Iª DI QUARESIMA
Dal Vangelo
Matteo 4, 1-11
In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
Dalle Fonti
Leggenda Maggiore IX,1: FF 1161
Chi potrebbe descrivere degnamente il fervore di carità, che infiammava Francesco, amico dello sposo? Poiché egli, come un carbone ardente (Cfr Sal 17,13-14), pareva tutto divorato dalla fiamma dell’amor divino. Al sentir nominare l’amor del Signore, subito si sentiva stimolato, colpito, infiammato: quel nome era per lui come un plettro, che gli faceva vibrare l’intimo del cuore. «Offrire, in compenso dell’elemosina, il prezioso patrimonio dell’amor di Dio – così egli affermava – è nobile prodigalità; e stoltissimi sono coloro che lo stimano meno del denaro, poiché soltanto il prezzo inapprezzabile dell’amor divino è capace di comprare il regno dei cieli. E molto si deve amare l’amore di Colui che molto ci ha amato».
Alla vita
Com’è consolante leggere nella pagina del Vangelo di questa prima domenica di quaresima che è lo Spirito stesso a condurre Gesù ad affrontare nel deserto il mistero del male. Questo significa che è un passaggio inevitabile in ogni cammino spirituale; come ognuno di noi, anche Gesù in virtù della sua piena umanità è “costretto” dallo Spirito ad attraversare le tenebre nascoste nel cuore di ogni uomo. Questo suo ‘attraversamento’ culminerà nel momento della sua crocifissione, momento nel quale le tenebre spiegheranno tutta la loro potenza di devastazione e di morte. Ma già il semplice fatto che Lui le abbia attraversate ci dona la possibilità di trasformarle.
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