Via Matris «Donna, ecco tuo figlio»
Ti è dinanzi un cuore amico, o contrario, o ignoto… un verace o un debole… comunque sia, è tuo figlio… sei tu responsabile di ciò che puoi gettare in lui, far nascere in lui, con un esempio, con una parola, con un sorriso, con una durezza…con la tua stessa vita, col bene o col male che sono in te. Gesù, aiutaci a comprendere, aiutaci a sentire con tremore e amore la nostra maternità dinanzi all’anima» (Sorella Maria, Raccolta di pensieri a cura di G. Vannucci, Campello 2003, p. 67).
Semplice e insieme intensa lettura quella che l’eremita francescana Sorella Maria di Campello ci offre, evocandoci implicitamente l’immagine della Madre ai piedi della Croce.
Ai piedi della Croce Cristo continua a consegnare figli: figli smarriti, figli forti, figli amici e contrari. Nessun nemico, nessuno straniero: soltanto figli. Ai piedi della Croce la nostra responsabilità è ricevere l’altro per la vita o disfarcene per la morte, che nell’indifferenza e nell’oblio si maschera di compostezza. Ai piedi della Croce la maternità si fa coraggio di stare sulla soglia di ogni dolore, di ogni doglia, preparandosi a varcarla per compiere – con tremore e amore – il cammino alla Luce a cui riconsegnare ogni uomo.
«Sei tu responsabile di ciò che puoi… far nascere»… I molti “consegnati” anche a noi – ai confini di terre inospitali, ai confini delle nostre sicurezze, delle nostre stanze, delle nostre categorie di inclusione ed esclusione, dei nostri tempi e progetti – attendono levatrici di anime.
Ai piedi della Croce restano la Madre e un figlio, annunciati l’una all’altro, per rimettersi in cammino e attendere, fino al Mattino.
Ai piedi del dolore dell’uomo come stiamo? Quanta vita freme in noi per l’altro, quanta compassione?
È per Maria la via della Croce via del compimento all’essere Madre, via dove dal Figlio riceve ancora l’uomo , via dove ancora «Nulla è impossibile a Dio» (Lc 1,37) e ogni dignità è custodita. Lì dove si svolge il miracolo di ogni accoglienza, in un grembo ospitale, dove la Croce sconfina la giustizia nel perdono e nella misericordia, dove l’amore può fecondare tutto.
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