Verso il Triduo pasquale 2015, “Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine” (Gv 13,1)
Ho scattato questa kartolina lo scorso anno in Trentino in un piccolo cimitero posto alla sommità del paese ove i morti vegliano sui vivi: i piedi di Gesù, un cuore. La settimana santa è piena di piedi e di cuori. In primis, il cuore amante di Gesù. Eppoi i piedi: quelli di Gesù cosparsi di profumo prezioso da una donna sconosciuta (lunedì santo), i piedi lavati da Gesù ai discepoli (giovedì santo), ancora quelli di Gesù inchiodati alla croce (venerdi santo), per non parlare di quelli delle donne e dei discepoli nel concitato mattino di Pasqua.
Sui piedi di Gesù che ha percorso tanti chilometri, che ha camminato i sentieri dei cuori per cercarci, si posa il grazie della riconoscenza. E l’impegno a seguirlo, -con i piedi, con il cuore- nella memoria viva della sua passione per noi, del suo continuare ad amarci “sino alla fine”. Buon Triduo pasquale.
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