Dio in controtendenza
L’uomo desidera andare a Dio. Magari da solo. Dio invece scende; è lui che si avvicina all’uomo.
L’angelo spiega che succederà a Maria e accoglie il suo imbarazzo, il suo disorientamento. Il messaggio che le riporta le scombina tante premesse date per scontate, magari costruite a con gioia e fatica assieme a Giuseppe.
L’angelo le anticipa cosa succederà a suo figlio, se accetterà di averlo. Sì, perché Maria avrebbe potuto dire: no. Libera, accetta la responsabilità di diventare madre del messia. Il sogno di tutte le ragazze di Israele si può realizzare in lei.
L’angelo la rassicura. Le fa percepire la grazia in cui è avvolta da sempre e che la coprirà ancora perché Gesù prenda carne nella sua carne, un’accogliente grotta vivente. Nulla è impossibile a Dio: nemmeno donare un figlio fuori tempo massimo a sua cugina Elisabetta.
L’angelo raccoglie il suo sì. Se ne va con la volontà della regina che vuole fare la differenza per l’umanità. Da qui in poi tutto come per ogni essere umano. Dio ha tanto amato la carne da mandare suo Figlio perché la benedicesse e la salvasse. Questa è la purezza: danzare con Dio. Maria ha accettato l’invito.
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