La cucina delle Clarisse

La cucina delle Clarisse

La cucina del monastero richiama alla mente ricchezza di tradizioni e saperi culinari, di processi lavorativi, di modalità di cottura e conservazione sedimentatisi nei secoli, custoditi e tramandati dalle cuoche anziane alle giovani, ma anche l’adeguamento ad una rigorosa disciplina alimentare che di regola i monasteri hanno adottato, limitando il piacere alimentare nella convinzione che la crescita spirituale richieda anche una mortificazione corporale attraverso forme di digiuno e astinenza. Così… Continua

La sala capitolare delle clarisse, ossia la stanza dei bottoni che non c’è

La sala capitolare delle clarisse, ossia la stanza dei bottoni che non c’è

La sala capitolare (probabilmente dall’uso di canonici e religiosi di leggere in adunanza un capitolo della regola o un passo della Scrittura) rappresenta uno dei luoghi più importanti della vita comunitaria: essa è il luogo in cui la comunità si riunisce per decidere eventi fondanti del monastero. Ivi, infatti, viene anzitutto eletta l’abbadessa; ivi le sorelle votano l’ammissione delle postulanti, novizie professe di voti temporanei e solenni. Qui il capitolo… Continua

La foresteria del monastero delle clarisse

La foresteria del monastero delle clarisse

Se cercassimo nelle Fonti Francescane tracce di una “foresteria” per l’accoglienza ai pellegrini o ai viandanti, non ne troveremmo, se non in termini non troppo felici per esempio quando Francesco, in marcia verso Gubbio e appena percosso da briganti, «finalmente arrivò a un monastero di monaci dove rimase parecchi giorni vestito solo di un povero camiciotto a far da sguattero in una cucina e per cibarsi era ridotto a desiderare… Continua

Il Monastero delle clarisse nella città

Il Monastero delle clarisse nella città

San Francesco aveva un legame molto forte con la sua città. Poco prima di morire si fece portare alla Porziuncola, e «mentre quelli che lo portavano passavano per la strada vicino all’ospedale, [Francesco] disse loro di posare la barella per terra, ma voltandolo in modo che tenesse il viso rivolto verso la città di Assisi… si drizzò allora un poco sulla barella e benedisse Assisi» (CAss 5: FF 1546). Le… Continua

Domenica 30 agosto 2015, XXIIª Tempo Ordinario

Domenica 30 agosto 2015, XXIIª Tempo Ordinario

Dal Vangelo Marco 7,1-8.14-15.21-23 In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni,… Continua

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Messaggero di Sant'Antonio