La Regola di santa Chiara: povertà e lavoro (capitoli 6-7-8)

La Regola di santa Chiara: povertà e lavoro (capitoli 6-7-8)

La Regola di santa Chiara è suddivisa in 12 capitoli. Proprio al centro di questo documento è collocato il cuore dell’esperienza di Chiara e delle sue sorelle, il capitolo 6, a cui le Fonti Francescane danno il titolo: “Del non avere possessi”. Chiara ha deciso di vivere l’altissima povertà scelta ed abbracciata da Francesco, ma mentre quest’ultimo la vive nel mondo, giardino aperto e sconfinato, Chiara la fa sua nelle… Continua

Il “laboratorio” delle Clarisse

Il “laboratorio” delle Clarisse

I laboratori nei monasteri richiamano quanto santa Chiara scrive nella Regola sul lavoro: «Le sorelle alle quali il Signore ha dato la grazia di lavorare, lavorino, dopo l’ora di terza, applicandosi a lavori decorosi e di comune utilità, con fedeltà e devozione, in modo tale che, bandito l’ozio, nemico dell’anima, non estinguano lo spirito della santa orazione e devozione, al quale tutte le altre cose temporali devono servire. E l’abbadessa… Continua

L come… lavorare!

L come… lavorare!

Il lavoro è una delle dimensioni della nostra vita, al pari di amore, intelligenza e poche altre, che sembra far parte geneticamente di quello che uomini e donne sono da sempre. Un ragazzo diventa adulto nel momento in cui inizia a lavorare, e smette di giocare. In ciò probabilmente rammentando che probabilmente l’uomo è stato pienamente tale solo nell’istante in cui il Creatore gli ha affidato il compito di “coltivare… Continua

“I frati lavorino…”. 1° maggio, festa dei lavoratori

“I frati lavorino…”. 1° maggio, festa dei lavoratori

«E i frati che sanno lavorare, lavorino ed esercitino quella stessa arte lavorativa che già conoscono, se non sarà contraria alla salute della loro anima e potrà essere esercitata onestamente» (Rnb 7,3: FF 24). «E io lavoravo con le mie mani e voglio lavorare; e voglio fermamente che tutti gli altri frati lavorino di un lavoro quale si conviene all’onestà. E quelli che non sanno, imparino, non per la cupidigia… Continua

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Messaggero di Sant'Antonio