L’inesausta vitalità dell’Ordine francescano, messo più volte a dura prova da crisi interne, persecuzioni e soppressioni, è frutto della santità del suo fondatore e dei tanti che hanno seguito le sue orme vivendo con convinta fedeltà i voti di povertà, obbedienza e castità, vincoli d’amore che li hanno sorretti nella evangelica imitazione di Cristo. E sono tantissimi, sacerdoti e religiosi del Primo Ordine, clarisse del Secondo e laici dell’Ordine francescano secolare. Tra loro, figure eminenti che si sono distinte per la scienza e la dottrina; altre per il candore della semplicità, illuminando con il fuoco dell’amore il grigiore della quotidianità; altre ancora che hanno testimoniato l’amore di Dio con il martirio. E sono anche assai di più di quelli segnati nell’Albo canonico dei santi: una schiera infinita di persone umili che hanno vissuto con semplicità il messaggio francescano di «pace e bene» e che oggi vengono ricordate assieme al Poverello di Assisi in una festa che si celebra il 29 novembre, a memoria del  giorno in cui, nel 1223, papa Onorio II ha approvato la Regola francescana.